domenica 17 luglio 2011
Non sarebbe populismo. Ma difesa della giustizia e della libertà!
postato da
timoteocarpita
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11:21
I parlamentari che ci rappresentano in questa democrazia rappresentativa hanno votato e fatto passare una manovra finanziaria che si ripercuoterà duramente sulla stragrande maggioranza dei settori medi e medio-bassi di questo paese. Sono andati a centellinare i centesimi di euro per far dire all'Europa che forse riusciremo ad avere una situazione migliore nel 2014.
Nel frattempo, proprio ieri (ancora non sono passate 24 ore), è nata una pagina Facebook che subito, per paura di censura da parte dello stesso social network che già avrebbe mandato avvisi in merito, si è fatta seguire dall'apertura di un blog.
I numeri: più di 30mila fan in meno di un giorno. Sembra crescere più velocemente di Google Plus, considerando che è rivolta solo agli internauti italiani.
Si leggono cose, e si vedono immagini raccapriccianti. Contro chi alzerà il ditino urlando al populismo e al qualunquismo, forse non basterà più la solita "risata che vi seppellirà". Forse neanche "la risata dei nostri figli" à la Bobby Sands, da parte della popolazione italiana.
Qualcuno seriamente starà pensando di ritornare alla violenza. Frequentando strade e vicoli italiani diversi tra loro, a me pare che questo pericolo comunichi di essere lì, proprio dietro l'angolo. Quando le leggende metropolitane, come queste sulla casta, vengono raccontate, spiegate e fotografate così nel dettaglio nasce da sola dentro di sé la necessità di rivendicare giustizia e libertà. Se ciò non avviene, forse significa avere interiora ben attaccate e inserite in queste leggende metropolitane, che dunque non saranno poi tanto leggende, ma realtà invereconde.
Da subito, quindi, auspico e spero che uomini e donne, di buona volontà e di sana e robusta costituzione, si mettano "in mezzo" con testa e cuore italiani a quello che forse a breve può diventare uno scontro duro. Perché bisogna garantire la non violenza e allo stesso tempo che questi “della casta” se ne vadano. Perché l’affermazione “la politica è bella” può essere ripristinata solo così, e non facendo finta di niente anteponendo la la propria, oltretutto sempre più schiavizzata e variabile, carriera. | permalink
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