venerdì 1 aprile 2011

Chi non usa Gmail...sarà trafitto da Gareth Bale


da The Week

Era il primo aprile del 2004. Per diversi mesi si sarebbe potuto diventare utenti di Gmail solo grazie all'invito di un amico. Poi, dal 2007 si sono aperte le porte di accesso, e da allora è stata una crescita continua.

Adesso è la terza webmail più utilizzata nel mondo. Il bello è che appena abbiamo l'esigenza di aprire una nuova mail per qualche ragione ci viene in automatico in mente Gmail. Verrebbe da dire che Google anche in questo settore ha stravinto.

Gmail è facilissima da usare, permette una rapida personalizzazione dell'interfaccia, è ovviamente gratuita, e mette a disposizione (ad oggi) 7500MB dove archiviare migliaia e migliaia di messaggi. Inoltre, e non da ultimo, è molto sicura. Molti nel tempo sono passati a Gmail proprio per la "leggenda" sentita in giro secondo cui lo spam non era più un incubo. E in effetti è così: la cartella spam filtra in automatico ogni giorno spam su spam e l'utente se ne accorge solo andandoci a cliccare.

Inoltre, ha due funzionalità che da accessorie negli anni passati sono diventati pressochè fondamentali. La prima riguarda l'accesso in mobilità. Se non la migliore in assoluto, è la migliore a pari merito per quanto riguarda l'utilizzo da dispositivi mobili. In breve, è una certezza da qualsiasi smartphone. Poi c'è la chat, Gtalk, altro asso nella manica calato da Google, capace di far aumentare le quotazioni del suo servizio di Instant Messaging e insieme di Gmail. Gtalk è una chat velocissima e molto usata per scopi lavorativi. Se su Facebook nel 90% dei casi "si rimorchia" o si "giocherella", su Gtalk si lavora...

La vera chiave del successo di Gmail forse, però, è da rintracciare nell'idea vincente di raggruppare le mail scambiate in botta e risposta. Indiscutibilmente una delle novità introdotte dalle menti di Big G è proprio la possibilità di seguire il filo del discorso anche a distanza di giorni e mesi senza uscire pazzi in ricerche titaniche.

Oltre a questa organizzazione automatica delle mail l'altro punto di forza è la ricerca per parola chiave, che permette di ritrovare mail vecchie magari di anni in pochi secondi.

L'idea di Gmail, come ha raccontato al momento del lancio Larry Page, venne da una utente di Google, che mandò a Mountain View una provocazione molto interessante: perdo un sacco di tempo nell'archiviare e cancellare le mie email, perché non mi risolvete questo problema?

Senza forzature si può dire che ci sono riusciti egragiamente. Big G, infatti, continua ad avere problemi non qui, ma altrove. Ad esempio sul versante della privacy e della concorrenza con i nemici di sempre, come Microsoft. In questi ambiti continua a compiere errori e sempre più spesso è costretto ad ammetterli e a chiedere scusa: come è successo in questi giorni per il caso di Google Buzz con la FTC (Federal Trade Commission statunitense) e per la denuncia presso l'antitrust europeo da parte del colosso di Redmond.

Tornando a Gmail, l'ultima novità che la riguarda è stata lanciata senza fare troppo rumore da Google. Si tratta di un nuovo sistema di advertising personalizzato che, molto probabilmente, all'inizio non piacerà per nulla soprattutto agli utenti molto legati alla riservatezza delle proprie comunicazioni in rete. Verrà sfruttata la funzione "posta prioritaria" per analizzare e studiare gli interessi degli utenti. Banalmente, se uno riceve molte mail da siti di marche o appassionati di motociclismo, verrà tentato da link pubblicitari inerenti al mondo delle moto messi lì apposta da Google.

Sta sempre all'uomo compiere la sua scelta. Di sicuro il servizio offerto da Gmail resta ottimo.

Un pesce d'aprile à la Google, però, non poteva mancare.

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