domenica 25 dicembre 2011

Nicchesimo Top100x2012


Si dice sempre così, arrivano le noiose promesse e buoni propositi, ogni fine d'anno per quello che entra.

Il 2012 dovrebbe mantenere la promesse per davvero. E per questo ho pensato di elaborare, in questi giorni, e di condividere con chi vuole, la mia #nicchesimoTop100 (con gli amici più stretti proveremo a tirarne fuori una collettiva da quelle personali).

Si comincia dalla musica, in ordine più o meno sparso, per nulla gerarchicamente stabilito, noi odiamo le liste bloccate del porcellum: optiamo per l'ordine alfabetico, e c'è di tutto. Unico comun denominatore è la "niccosità" o "nicchesimo", diciamo. Preciso solo che la prima in assoluto è "A Summer On A Solitary Beach" di Franco Battiato.

E ora, dunque, "un ultimo sguardo commosso all'appartamento, e chi s'è visto s'è visto".

A Whiter Shade Of Pale - Procol Harum
Ain't Talkin' 'bout Love - Van Halen
Albachiara - Vasco Rossi
Alfredo - Baustelle
Alright - Supergrass
Amore Che Vieni Amore Che Vai - Fabrizio De Andrè
Bella - Jovanotti
Bittersweet Symphony - The Verve
Black And White Town - Doves
Boys Don't cry - The Cure
Californication - RHCP
Can't Help Falling In Love - Elvis
Casa Mia - Timoria
Che Coss'è l'amor - Vinicio Capossela
Come As You Are - Nirvana
Creep - Radiohead
Dashboard - Modest Mouse
Diamonds on The Inside - Ben Harper
Don't Stop Me - Queen
Donne - Zucchero
Down To The Cellar - Dredg
Enjoy The Silence - Depeche Mode
Erase Rewind - Cardigans
Eternità - Tricarico
Every you Every Me - Placebo
Fantasy - Oliver Onions
Father And Sons - Cat Stevens
Final Countdown - Europe
Fix You - Coldplay
Forever Lost - God Is An Astronaut
Freak - Samuele Bersani
Golden Skans - Klaxons
Good Bye Strager - Supertramp
Good Vibrations - Beach Boys
Hey Joe - Jimi Hendrix
Hoppipolla - Sigur Ross
Hotel California - Eagles
I Still Love You - Bluvertigo
I Wish You Where Here - Pink Floyd
Il Cielo In Una Stanza - Gino Paoli
It's Wonderful - Paolo Conte
Just in case we´ll never meet again - Klimt 1918
Kid Aren't Alright - Offspring
Kill My Sorrow - Joy Kill Sorrow
La Canzone dell'amore perduto - Fabrizio De Andrè
La Cura - Battiato
La Leva Calcistica Della Classe 68 - Francesco De Gregori
La Petroliera - I Ministri
Le Ragazze - Luca Carboni
Lemon Tree - Fool's Garden
Light My Fire - The Doors
Lilly - Antonello Venditti
London Calling - The Clash
Long Distance - Turin Brakes
Losing My Religion - Rem
Love Will Tell Us Apart - Joy Division
Luna - Verdena
Mad World - Gary Jules
Magnolia - Negrita
Make Me Smile - Steve Harley
Marmellata 25 - Cesare Cremonini
Mentre dormi - Max Gazzè
Mi Sono Innamorato Di Te - Luigi Tenco
Misread - The Kings of Convenience
Moldava - Smetana
More Than a Feeling - Boston
Mrs Robinson - Simon&Garfunkel
My Generation - The Who
Naive - The Kooks
No Surprises - Radiohead
One Love - Bob Marley
Paranoia - Franco Battiato
Parole di Burro - Carmen Consoli
Pazza Idea - Patty Pravo
People Help The People - Cherry Ghost
Perfect Day - Lou Reed
Personal Jesus - Johnny Cash
Piccola Stella Senza Cielo - Ligabue
Please Don't Go - KC&Sunshine
Please Please Please Let Me Get What I Want - The Smiths
Plug In Baby - Muse
Porcelain - Moby
Promises - Cranberries
Quelli Che - Enzo Jannacci
Questa è la canzone che scrivo per te - Marlene Kuntz
Rebel Rebel - David Bowie
Rope - Foo Fighters
Roxanne - Police
Se Telefonando - Mina
Secretly - Skunk Anansie
Sfiorivano Le Viole - Rino Gaetano
She Loves You - Beatles
Sogna Ragazzo Sogna - Vecchioni
Song Two - Blur
Stairway To Heaven - Led Zeppelin
Stranizza d'amuri - Franco Battiato
Summer On A Solitary Beach - Franco Battiato
Sunburn - Muse
Sweet Child O'Mine - Gun's Roses
Sweet Harmony - The Beloved
That's Where You're Wrong - Arctic Monkeys
The Passenger - Iggy pop
The Sweetest Thing - U2
This Must Be The Place - Talking Heads
Time - Pink Floyd
Un'Estate Fa - Delta V
Una Domenica Notte - Brunori SAS
Vivere Il Mio Tempo - Litfiba
Voglio Una pelle Splendida - Afterhours
Vorrei - Francesco Guccini
Walk Away - Franz Ferdinand
Walk Of Life - Dire Straits
What's My Age Again - Blink 182
Where Is My Mind - The Pixies
Wonderwall - Oasis
Year Of The Cat - Al Stewart
You Get You Give - New Radicals
You Shook Me All Night Long - AC/DC
Zeta Reticoli - Meganoidi

ps
sì, in realtà non sono 100, ma di più: "al cuore non si comanda", diceva qualche uomo navigato... | permalink

Giorgio Bocca




Lo ricorderemo sempre nell'unico modo in cui apprezzerà: con Giustizia e Libertà.

(rimpianti per non aver potuto stringerti la mano in nessuna occasione) | permalink

giovedì 22 dicembre 2011

Resterà solo Havel (ultimo numero di The Week del 2011)


Nell'ultimo numero di The Week ho scritto che resterà solo Vaclav Havel. Anche noi ci teniamo a ricordare il "presidente dissidente" scomparso domenica scorsa. Sarebbe stata "una roba da matti" non farlo. Lo riteniamo uno dei principali riferimenti per la cultura democratica ed europeista.

Appena postato il link, su Facebook sono stato subito attaccato e accusato di essere di destra. Nel 2012, alla faccia dei Maya, si dovrà riuscire ancora meglio a far capire che la sinistra o è riformista o non è, si tratta di una questione di logica.

Ecco gli altri articoli con cui chiudiamo il 2011: "Il nonnismo dei nonni"; "L'articolo 18 non ci riguarda"; Pelosi: l'assassino di Pasolini è ancora vivo".

Buon Natale a tutti, nessuno escluso. | permalink

venerdì 16 dicembre 2011

Dag Hammarskjöld


"Al passato grazie, al futuro sì" | permalink

giovedì 15 dicembre 2011

Esserci


"Camminando si apre cammino" | permalink

venerdì 9 dicembre 2011

Pensieri da archiviare


Ovvero come evitare che alcuni tweet e status cadano nella fossa delle marianne delle timeline di Twitter e Facebook.

Sia chiaro 1volta per tutte.Non esiste PD.Ma solo rimborsi elettorali spartiti tra comunisti non ex e altri:in piazza vs #manovra che votano

Chi verrebbe con me in Russia per scendere in #piazza lì, contro il fasciocomunista-banchiere #Putin?sindacati e "socialdemocratici" venite?

Le radical-chic cooptate che dopo i 30 ingrassano assai, all'improvviso, sono la prova dell'ironia di Dio. Oltre a dimostrare loro che esiste

Abbiamo ancora paura ad ammetterlo, ma in molti e da tanto sosteniamo che mancava #Passera nel #PD (NB ogni interpretazione è giusta #noirony)

Forse problema dell'#euro sono i premier europei in maggioranza #PPE con alternative tutte socialiste. Invece servono democratici (pro #USE)

La pazienza e l'ironia vinceranno non solo sull'odio ma in primo luogo sul banditismo sciatto e becero.

Talk show politici inguardabili perché ormai è impossibile non incazzarsi. Mai come ora. Urge fare tabula rasa. Non c'è neanche un bambini da salvare, c'è solo acqua sporca.

Ed è interessante pure che sia il #Pdl (e la destra in genere) a chiedere con più forza e senza paura che la Chiesa paghi l'#Ici #manovra(a parte i "radicoli").

Stanco di farmi "sderenare"da edicola-feltinelli-iTunes. Confesso: voglio uno stronzo di parlamentare che non legge un cazzo e mi passa tutta "aggratise".

No ma sinceramente, tra la #fornero e lo spi #CGIL uno nato negli anni ottanta da chi si deve sentire rappresentato?Risposta scontata #wElsa

Dice che la + colpita dalla manovra è la classe di mio papà.Pure Bettini,Fini,Ferrara sono nati nel 1952 ma dubito stiano facendo i conti... | permalink

martedì 6 dicembre 2011

La manovra e Turn! Turn! Turn!


Dice che la + colpita dalla manovra è la classe di mio papà. Pure Bettini, Fini, Ferrara e altri che non ricordo sono nati nel 1952, ma dubito stiano facendo i conti...

Intanto, in termini e a livello generali, la linea di questa fase me la dà Turn! Turn! Turn!, con tanta precisione.
(Chissà se alla fine qualcuno ha pagato i diritti all'autore ignoto del Qoelet)

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giovedì 1 dicembre 2011

Basta fasciocomunisti vigliacchi


Questi idioti sono anche ignoranti, non leggono, non studiano. Non conoscono le persone, le storie. Come quelli che non fecero parlare Benedetto XVI alla Sapienza. Sia chiaro che quella parte della "sinistra italiana" che non condanna "senza se e senza ma" questi figli di papà viziati non è sinistra. E' meramente una casta di stronzi, che oltretutto danneggia la sinistra degna di questo nome.
Vigliacchi squadristi ci avete fracassato i gabbasisi. | permalink

martedì 29 novembre 2011

Amici


Incontrare, dopo anni e per caso, un grande amico in facoltà è davvero straordinario.

Lupio (che leggi solo qui ed è ora che tu ti apra un profilo da qualche parte), abbiamo fatto una cazzata grossa a "lasciarci perdere" di vista.

Senza fare proclami idioti, vediamoci almeno una volta al mese. Pena l'iscrizione all'Udc o a Fli, fai un po' te. | permalink

domenica 20 novembre 2011

Addio socialdemocratici


I socialisti spagnoli stanno chiamando dirigenti della sinistra italiana per farsi dire cosa dichiarare in queste circostanze. Ma anche per rassicurarli che per questa "tranvata" non faranno un partito democratico all'italiana, ma proveranno direttamente a fare un New Labour... | permalink

domenica 13 novembre 2011

Ciao Silvio. Mai più PdC


Se loro quando è caduto Prodi si sono mangiati la mortadella, noi per la caduta di Silvio avremmo dovuto fare un "puttan-tour" lungo una notte, e invece ci siamo limitati a comprare oggi "la mazzetta" dei quotidiani(comprata a nostre spese e non scroccata come da chi bazzica la casta).

Buona III Repubblica a tutti. E soprattutto grazie Giorgio: gli italiani tutti non ti avranno mai ringraziato abbastanza per la tua intelligenza e rettitudine. | permalink

sabato 15 ottobre 2011

I giovani amministratori PD, i giovani democratici e i "rivoluzionari ad orologeria"


I "giovani" dirigenti e/o amministratori PD organizzano 3 eventi da qui a fine mese. Dobbiamo evitare divisioni, ma la prima differenza già viene fuori senza volerlo dal banale confronto dei 3 siti. Non si tratta di forma. Eccoli qua: www.impegniamoci.it (Civati-Serracchiani), www.leopolda2011.it ("quelli/e del Big Bang"), www.rifarelitalia.it (bersanian-dalemiani quarantenni).

Da questi bisogna distinguere almeno in parte i cosiddetti giovani democratici. Attualmente i GD(under30) appaiono organici ai bersanian-dalemiani quarantenni, e totalmente estranei alle altre due anime dei giovani amministratori democratici.

Intanto oggi nel mondo gli "Indignati" uniscono 952 città e 82 paesi. È evidente che bisogna ascoltare. Quello che non bisogna fare, invece, è farsi trascinare in piazza contro l'obiettivo italiano sbagliato(Draghi), per la idiota paura di restare insignificanti. Dio (e pure tu Marx) perdona i giovani democratici perché non sanno quello che fanno nè quello che dicono.

Una giovanile dovrebbe provvedere al coinvolgimento dei giovani, e non a farsi trascinare da gente che oltretutto da sempre fa la rivoluzione solo tra ottobre e novembre, perché poi ci sono gli esami e/o arriva Natale e poi pure la primavera. Tanti degli "indignati italiani" dalle prime interviste sarebbero proprio questi, i soliti "rivoluzionari a orologeria". | permalink

martedì 11 ottobre 2011

Ma resti "Ruby" la colonna sonora d'addio


Silvio si dovrebbe dimettere dopo la bocciatura del governo sul bilancio, ripetiamo: sul bilancio. Non votato neanche dal ministro dell'Economia. Robe mai viste. Dunque Scilipoti e Scajola, statisti d'altri tempi, battono l'outsider Ruby. Ma, per carità, la colonna sonora dell'ultima legislatura berlusconiana resti questa, please.

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giovedì 6 ottobre 2011

Steve Jobs (1955-2011)



Computers are like a bicycle for our minds.
Stay hungry. Stay foolish 
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venerdì 23 settembre 2011

Perché Renzi, cominciamo a dirlo


In tale situazione economicamente e politicamente folle il Partito Democratico dovrebbe aver raggiunto almeno il 40% di consensi virtuali. Invece niente. Addirittura è continuamente oscurato da qualsiasi cazzata che avviene altrove. Perché?

Perché i dirigenti "democratici" che decidono sono vecchi e non credibili, visto che hanno cambiato nome 3-4 volte al proprio partito ma non si sono mai tolti di mezzo (all'estero avviene esattamente il contrario). E questa è una storia risaputa.
L'altra ragione, ancora mai spiattellata nuda e cruda, legata a doppio filo alla precedente, è che l'attuale maggioranza dei cosiddetti "giovani democratici" e giovani dirigenti sono conformisti e in attesa di cooptazione.

"Ma cambierà, vedrai che cambierà". | permalink

domenica 11 settembre 2011

11 settembre, 1973 e 2001


A distanza di 10 anni, insieme all'11 settembre 2001 di New York e d'America, ricordiamo l'11 settembre 1973 di Santiago del Cile e del presidente Allende. E' ora di cominciare, come in questo caso, a unire i ricordi e non a creare divisioni idiote e soprattutto dannose.



Metterli in contrapposizione è da coglioni. Ricordarli insieme, invece, è uno degli esempi magistrali e indispensabili su come mantenere in vita il mondo.

Ken Loach già ci ha provato.
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sabato 10 settembre 2011

Renzi e il gruppo di surfisti. "Un gruppo plurale"


Questo blog, per ovvie ragioni, si è innamorato particolarmente di una delle risposte che il sindaco di Firenze ha dato nel corso di un'intervista (pubblicata ieri sul Corriere Fiorentino). Si parla soprattutto dell'amministrazione di Firenze, e si indaga sul perché la Cgil e altre frange conservatrici della sinistra italiana contestano più lui che Tremonti o Berlusconi e questo governo. Il consiglio, dunque, è di leggere tutta questa lunga intervista. Ecco, invece, la risposta di cui sopra, in cui si chiarisce ancora una volta che la critica "dell'uomo solo" addossata a Renzi, per provare a togliergli terreno sotto i piedi, è falsa, oltre che banale.
Il nostro è un gruppo plurale, non è vero che sono un uomo solo come dicono i professionisti della critica. Venti anni di berlusconismo e le trasformazioni oggettive del processo di rappresentanza ci portano a pensare che un nome, piuttosto che un progetto, risolva tutto. Dalla Leopolda verrà fuori un progetto per il Paese, fatto di liberalizzazioni, di innovazione, di qualità, merito, talento. Questo progetto può piacere o meno e per incrociare l`onda del cambiamento ha bisogno di molte condizioni. Ma io non sono causa dell`ansia di cambiamento: sono un effetto, anche se mi prendo il coraggio di essere salito sul surf. Ma, come sanno i surfisti, è difficile che arrivi di nuovo l’onda perfetta.
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giovedì 8 settembre 2011

Aridatece


Aridatece Badoglio. O almeno il Re di Maggio - 8 settembre 2011 | permalink

lunedì 5 settembre 2011

Chiedere a Bruxelles "ispettori mentali"


L'Italia è sotto attacco da parte dei mercati. Ancora. Draghi (e l'UE) ci ha appena detto che non è scontato che la Bce compri i nostri titoli.

I nostri attuali sindacati, dividendosi tra chi indice scioperi generali in questo momento ipercritico e chi non riesce a spiegare cosa fa, dimostrano definitivamente una dannosità che senza esagerazioni vicina a quella della casta berlusconiana.

E il PD(s) oggi che ha fatto? Tralasciamo il caso Penati(che è meglio), si è concentrato per dichiarare tregua a Repubblica perché il giornale dell'odiato Scalfari oggi lo dà al 29,5%, commentando che "er grande partito" è ormai fortissimo...

Non riesco più a dire altro che "cose da pazzi".
A Bruxelles è già tanto se ancora non ci hanno mandato qualche "ispettore mentale". Ma potrebbero legittimamente abbandonarci dalla sera alla mattina se continuiamo così.

p.s.) Senza riscrivere parola per parola, vi rimando direttamente al post di Francesco Costa. Impossibile non condividerlo. Qua riprendo solo il video postato da Francesco, inquietante per certi versi, ma anche emblematico e chiaro per altri nello spiegare l'attuale condizione della sinistra italiana. Si tratta di un discorso tenuto nel febbraio del 1997, più di 14 anni fa...Sine verbis


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domenica 4 settembre 2011

Mino Martinazzoli


Abbiamo combattuto per una vita quelli per cui la politica era tutto, adesso ci ritroviamo come nemico quelli per cui la politica è nulla.
Il calabrone per massa corporea in rapporto alla dimensione alare non può volare. Ma lui non lo sa. E vola. 

Sit tibi terra levis | permalink

mercoledì 24 agosto 2011

Con i guelfi bianchi, confermo


In "prima liceo"(stagione 2003/2004), studiando l'inferno dantesco sono stato facilmente attratto dai guelfi bianchi, perché a priori credevo fosse cosa buona giusta fare il cattolico c.d. critico ed elitario.

Poi, crescendo, ho capito che forse la cosa buona e giusta è abbracciare (ovunque) un approccio popolare e solo in casi assai rari "chicchetoso", perché qualsiasi ideologia è una minchiata.

Per fortuna anche ora, però, almeno tra guelfi bianchi e neri, mantengo la stessa scelta, i bianchi. Ma perché mi pare che i veri ghibellini siano proprio i guelfi neri (no, non chiamatemi l'ambulanza, era solo e sempre per commentare umilmente crisi italiana e conseguente "ingenua" ricerca di capri espiatori che non reggono. Che oltretutto, sempre "ingenuamente", non fanno fare rete e aggredire i veri problemi e i veri nemici) | permalink

lunedì 22 agosto 2011

Colpi di coda


Il radicalismo è alla frutta più del berlusconismo. Per questo bisogna attendersi colpi di coda maggiori di quelli del Cav., come la polemica attuale contro la "Chiesa", palesemente OT(bisogna pensare alla casa Italia che brucia, per dire) e fine a se stessa. Marco(leggonsi pure commenti su fb) l'ha detto anche meglio: il Pd deve convincersi di voler andare al governo subito.
Se devo scegliere tra la chiesa e i radicali, scelgo la Chiesa. Senza esitazioni. Spero che il Pd non caschi in questa trappola, regalando l'elettorato cattolico alla destra reazionaria.
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domenica 31 luglio 2011

In riva al mare


Dopo il bar, l'area sosta per camper e l'edicola 2.0, mettiamoci pure un circolo di surf e similia, nel preventivo. Tanto pensarci è gratis.

Approfitto per aggiungere che in riva al mare mi ricordo, ogni volta come se fosse la prima, che Tyler Durden è morto. Muore alla fine

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Ignazio di Loyola


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giovedì 28 luglio 2011

Pensare ad altro. Per forza


Nitto Palma e Bernini ministri. Il Pd minaccia querele come un qualsiasi berlusconian-leghista, riuscendo nell'impresa di apparire come, ad esempio, un Tremonti ministro delle Finanze con una casa incredibilmente a costo zero. Dunque o dò inizio alla mia fase metal mai avuta, oppure prendo il camper e guido con l'unico obiettivo della Salerno-Reggio Calabria in 2h. Meglio pensare ad altro... | permalink

sabato 23 luglio 2011

Strage in Norvegia: caso europeo


Le destre europee, compresa quella italiana, devono riflettere. Sulle loro strumentalizzazioni e sui loro "prodotti derivati". Quello che è accaduto in Norvegia ieri deve essere letto come qualcosa di drammaticamente europeo, per nulla circoscritto ad un fenomeno isolato avvenuto in un paese scandinavo.

I dirigenti delle destre europee devono sentirsi chiamati in causa in maniera molto rilevante. Ora, quando si parla di culture e religioni differenti, dovrebbero aver trovato, per così dire definitivamente, il coraggio di cambiare rotta e puntare non più sull'odio e sulla paura, ma su un razionale incontro e convivenza fruttuosa (oltretutto economica). | permalink

mercoledì 20 luglio 2011

Orologeria tafazzista


Di là si prova a fare un ragionamento sul caso Penati. La notizia è ad "orologeria tafazzista" per il Pd come il voto sulle province. Anzi, di più. Proprio mentre il governo sta implodendo e scoppiando allo stesso tempo. Oltretutto appena dopo il caso Enac.

(sì, mi sa che Google Plus ammazzerà definitivamente i blog) | permalink

Walter. Che alleni


4 anni fa, mi ero candidato contro con chi se l'era sentita. Sto parlando delle primarie fondative del Pd.

Oggi, invece, mi sono liberato una serata appositamente per andare a sentirlo, a quella che è ormai ritornata ad essere la vecchia Festa dell'Unità (di Roma) dopo la parentesi "Democratic party", parentesi avuta proprio "sotto" di lui. (Così avrò onorato anche questo 2011, dopo esser andato almeno una volta anche all'Umbria Jazz sabato scorso).

Allora lui era sempre lui, ma sostenuto da tutta la cosiddetta nomenclatura. Tutta. Che alla fine, analisi semplicistiche a parte, ha fagocitato quello in cui lui dice ancora di credere. Il partito democratico italiano. Ora, in due parole, è in minoranza. E abbandonato da tanti, altri ci pensano 7 volte prima di farsi vedere in giro.

In fondo, andare ad offrire una presenza in più, vale la pena anche solo per un fatto semplicissimo. Perché alla fine ha senso scrivere Walter nel titolo e non dover essere costretti a scrivere Veltroni come è obbligatorio altrove. Tutto il resto è populismo da tifosi miopi, come ricordare di andare in Africa.

Tutto vero, ma sperando, sempre e comunque, che qualcuno, proprio come lui, cominci seriamente a fare solamente l'allenatore e lasci il ring (dentro e fuori il partito) ad altri. Forza, coraggio. Tutti hanno diritto ad una speranza. Pure i democratici dello stivale. E che nessuno mi chiami la neuro! | permalink

martedì 19 luglio 2011

Paolo Borsellino (19/01/1940-19/07/1992)


‎"Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore solo una volta"
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domenica 17 luglio 2011

Non sarebbe populismo. Ma difesa della giustizia e della libertà!


I parlamentari che ci rappresentano in questa democrazia rappresentativa hanno votato e fatto passare una manovra finanziaria che si ripercuoterà duramente sulla stragrande maggioranza dei settori medi e medio-bassi di questo paese. Sono andati a centellinare i centesimi di euro per far dire all'Europa che forse riusciremo ad avere una situazione migliore nel 2014.

Nel frattempo, proprio ieri (ancora non sono passate 24 ore), è nata una pagina Facebook che subito, per paura di censura da parte dello stesso social network che già avrebbe mandato avvisi in merito, si è fatta seguire dall'apertura di un blog.

I numeri: più di 30mila fan in meno di un giorno. Sembra crescere più velocemente di Google Plus, considerando che è rivolta solo agli internauti italiani.

Si leggono cose, e si vedono immagini raccapriccianti. Contro chi alzerà il ditino urlando al populismo e al qualunquismo, forse non basterà più la solita "risata che vi seppellirà". Forse neanche "la risata dei nostri figli" à la Bobby Sands, da parte della popolazione italiana.

Qualcuno seriamente starà pensando di ritornare alla violenza. Frequentando strade e vicoli italiani diversi tra loro, a me pare che questo pericolo comunichi di essere lì, proprio dietro l'angolo. Quando le leggende metropolitane, come queste sulla casta, vengono raccontate, spiegate e fotografate così nel dettaglio nasce da sola dentro di sé la necessità di rivendicare giustizia e libertà. Se ciò non avviene, forse significa avere interiora ben attaccate e inserite in queste leggende metropolitane, che dunque non saranno poi tanto leggende, ma realtà invereconde.

Da subito, quindi, auspico e spero che uomini e donne, di buona volontà e di sana e robusta costituzione, si mettano "in mezzo" con testa e cuore italiani a quello che forse a breve può diventare uno scontro duro. Perché bisogna garantire la non violenza e allo stesso tempo che questi “della casta” se ne vadano. Perché l’affermazione “la politica è bella” può essere ripristinata solo così, e non facendo finta di niente anteponendo la la propria, oltretutto sempre più schiavizzata e variabile, carriera. | permalink

sabato 16 luglio 2011

Radiohead, merci beaucoup!


Ritornano sempre al momento di massimo bisogno. Studieranno i tempi giusti a tavolino col righello. Hanno dei manager bravi quasi quanto loro, non è poco.

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martedì 12 luglio 2011

Default, dicasi bancarotta


Ormai resta l'unica speranza per questo paese di togliersi dai piedi la sciagura avuta in dote dal '68, quella dei baby boomers italiani e corollari vari(gli effetti positivi del '68, infatti, non sono certamente questi).

Il bicchiere può dunque risultare mezzo pieno o addirittura pieno anche se sarà tutto da ricostruire questo stato.

E siamo, comunque, ancora qua a sognare un'Italia in cui non serva l'n-sima bancarotta per portare progressisti sani al governo, ma ci vadano da soli.

(NB: sì, è un ex dc bla bla bla, ma vorrei Follini al posto di Latorre anche in autunno-inverno. Tanto adesso sono entrambi nella stessa maggioranza dello stesso partito, nella quale, oltretutto, io non "mi ritrovo". Dunque si può dire?) | permalink

venerdì 8 luglio 2011

Aridatece


Sui social network (primo ovviamente fb), status da ambulanza coatta leggonsi: oggi più che mai, aridatece Franco Rodano! | permalink

"Cretini" come Brunetta


Da come è stato attaccato fin dalle prime luci dell'alba e in modo coordinato in giro per i social network, mi rendo conto che fa paura anche un Jovanotti, che intervistato da Serra sul Venerdì di Repubblica spiega chi secondo lui ha vinto le elezioni.

Come vedete, il "cretino" Brunetta ha ottimi compagni di giochi a sinistra, a insaputa di tutti.

Mi chiedo: e se al posto del Jova in futuro ci troviamo un Piccini e un Paganelli a spiegare altro(se è vero) in copertina? Sarebbe, questo sì, un incubo, e ingiustamente per tutti.

Ad ogni buon conto, resta il fatto che Jovanotti sarà stato intervistato perché a poche ore dal suo concerto nella capitale col nuovo disco. Al limite, quindi, si può attaccare il "sistema liberista", facendo comunque i vaghi. Ma di sicuro è da "sciocchini" interpretare una tale intervista come ennesimo tentativo di lancio di una nuova leadership del centrosinistra, e per questo attaccare a testa bassa per difendere lo status quo.

Cavolo, invece di querelare (i big) e di cambiare discorso sul web (gli aficionados), basterebbe rispondere a delle semplici domande. La stessa cosa che si è sempre chiesta a Berlusconi. E tutto finirebbe subito. Anzi, se ne uscirebbe anche più forti di prima.

Invece, mentre Berlusconi (sempre più in difficoltà) lancia Angelino Alfano, classe 1970, candidato premier della destra nel 2013, noi stiamo qua a perdere ancora tempo e non a fare finalmente squadra: tra chi spera che quello appena citato sia solo e tutto fango, e chi invece spera che ci sia abbastanza del vero per poter ribaltare la maggioranza del centrosinistra (del Pd in primo luogo).

Dunque, pare che Brunetta in ogni caso trovi senza problemi compagni in perfetta sintonia con lui. Qualcuno anche tra chi crede di avere sempre ragione, e lo rivendica con strumenti "facili" che, in quanto tali, non risolvono il problema laddove, purtroppo, esiste. | permalink

martedì 5 luglio 2011

Cazzate a orologeria, masochista


Berlusconi mette di nascosto il Salva-Fininvest, ma è costretto a ritirarlo, comincia ad avere paura. Fondata. Angelino Alfano, nuovo e primo segretario politico del partito di Berlusconi, vede subito morire la sua definizione di "partito degli onesti". Subito sperimentato, volente o nolente, tafazzismo anche a destra. Subito

E il Pd che fa? Riesce a far passare tutti questi problemi giganteschi della destra in secondo piano nelle discussione del proprio elettorato. E i media non c'entrano niente. Si fa tutto da soli. Caspiterina. Come? Si decide dopo ore di discussione pomeridiana di astenersi sull'abolizione delle province. L'ennesima cazzata a orologeria, masochista naturalmente: viene da commentare al bar come in salotti da pensiero profondo.

E l'hashtag per Twitter è #nuntereggaepiu. Soprattutto per i militanti e gli iscritti "volontari" del Partito democratico italiano.

Perché? A mio avviso, perché nel momento in cui l'avversario politico è ai minimi storici, non c'è peggior azione dell'astensione. Il Pd, dunque, ha fatto una cazzata. Anche perché Di Pietro, dopo le recenti scivolate, aveva bisogno di dimostrare di nuovo che il "migliore" è solo lui. Inoltre il Pd ha votato come e insieme a Pdl e Lega, facendo passare per "rivoluzionario" anche il cd terzo polo, oltre che Di Pietro. Dunque, qualsiasi motivazione più o meno contorta ("la norma non stabiliva nulla sul dopo") non può reggere. Non solo per una "ragion politica" (il governo sarebbe andato sotto e molto pericolosamente per Berlusconi).

E l'aspetto ancora più drammatico è che risulta difficilissimo rispondere a chi accusa le province di essere principalmente il parcheggio indispensabile per politici e assistenti politici "trombati".

Questo status di fb, e i commenti derivati, insomma la discussione che ne è nata, aiutano ancora meglio a capire, secondo me, la faccenda(la bacheca è quella di Stefano Menichini).

Qui, qui e qui altri commenti sempre su questa vicenda. Commenti che sottoscrivo, diciamo. Come quello del vicepresidente del Partito democratico.

AGGIORNAMENTO: Questi, invece, i commenti dei sindaci democratici. Che ringrazio, perché mantengono in vita una speranza di Pd reale con la loro tenacia e le loro amministrazioni ogni santo giorno. Spero, ancora, che il pensiero "organico" del Pd diventi quello di questi sindaci. Prima che iscritti e simpatizzanti "volontari" mandino tutti a quel paese indiscriminatamente e definitivamente.

"Considero grave e francamente inaccettabile il voto di astensione espresso dal Gruppo Pd alla Camera relativo alle Province. La complessità dei problemi non può giustificare la paralisi e la non decisione. Si rischia di apparire agli occhi dell’opinione pubblica una forza del conservatorismo vischioso, che esprime una permanente doppiezza. Un voto, quindi, sbagliato in relazione ai problemi della finanza pubblica che richiedono una riduzione drastica di funzioni istituzionali ripetitive ed inutili. Ma è sbagliato ancora di più in relazione alle esigenze di sviluppo e modernizzazione del Paese. La palude burocratica, la sovrapposizione di competenze, il groviglio politico-amministrativo sono le principali cause di blocco dei processi decisionali e degli investimenti alla base del ritardo dell’Italia sul piano della competitività internazionale. E’ assolutamente necessario, a mio parere, rilanciare su questo punto, e in tempi rapidi, un’iniziativa tempestiva e concludente per il superamento di livelli istituzionali di cui nessuno coglie più la funzione"
Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, sulla sua pagina Fb.

Io ho sempre espresso il mio parere favorevole alla abolizione delle Province. Il mio partito non mi ha certo consultato su come avrebbe dovuto votare sulla proposta di legge e io non ho certo cambiato idea dopo il voto del parlamento. Dunque continueró la mia battaglia per la abolizione delle Province.
Michele Emiliano, sindaco di Bari, sulla sua pagina Fb.

Stacco per una settimana di ferie con la mia famiglia. Rientro in pista giovedì 14 luglio. A chi mi chiede delle province dico che ieri il PD ha perso un'ottima occasione per dare un segnale al Paese. E mi dispiace molto. Io avevo proposto di abolire le province anche quando ero...presidente e non era tema di moda. Ma ieri avevamo da battere un rigore e non l'abbiamo neanche calciato!
Matteo Renzi, sindaco di Firenze, sulla sua pagina Fb | permalink

La NOTTE della rete. Streaming anche qui


Condividiamo ovunque la diretta. Forza!




http://twitter.com/liberarete - L'hashtag twitter: #notterete )


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lunedì 4 luglio 2011

Buon compleanno


A tutti quelli che sono nati il 4 luglio, agli Stati Uniti d'America e pure a me nato 24 anni fa. Che ancora sono più vicino ai 20 che ai 30.

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domenica 19 giugno 2011

ARIDATECE


Un friend di facebook, e amico, spesso lancia status che cominciano con questa parola, unica e chiara.

Mi ha trasmesso la voglia di fare altrettanto. Magari nasce una sorta di rubrica per questo blog. Intanto raccolgo gli "aridatece" degli ultimi giorni condivisi su fantasmagorici social network fb e tw. Ovviamente si spazia assai, è in qualche misura catartico: aiuta ad affrontare ciò che la quotidianità impone.

Aridatece Enrico Manca e Haddaway. E la prima Repubblica, chiamandola terza. E poi anche Telemontecarlo e Tmc2: Rai1 e Rai2 "fora dai ball". 
Inoltre aridatece anche Pierre Carniti, Giorgio Benvenuto e Luciano Lama! 
Per oggi, non ultimo, anche Gigi Simoni. E magari Teddy Sheringham. | permalink

lunedì 13 giugno 2011

Analisi di giornata. Fine dell'era berlusconiana


Brevemente, chiaramente. Ecco cosa è successo il giorno che nei libri di storia verrà convenzionalmente fissato come fine del berlusconismo.


Bunga bunga rovesciato, definitivamente


Sberle
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mercoledì 8 giugno 2011

Vecchi arnesi e brutte signore. Ma a Silvio lo aiutano?


Una sala di vecchi sessantottini(Ferrara-Sansonetti da prova del nove) che temono che la pacchia sia finita(perché i partiti di sinistra poco c'entrano con l'ondata arancione delle amministrative 2011). E di signore anziane per nulla affascinanti. Dubito che a Berlusconi piacciano assemblee siffatte. Ma, soprattutto, gli sono utili?

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martedì 7 giugno 2011

Viva i referendum


(per The Week)


L'utilità maggiore dei referendum, che deve essere riconosciuta da tutti, è che si fa ragionare, informare, interrogare e spiegare tutta la collettività italiana su temi specifici, come raramente accade in altre occasioni. Ogni singolo cittadino salta ogni steccato politico e ogni interesse particolare e si schiera da una parte o dall'altra senza riflessioni aprioristiche ma dopo averci pensato molto seriamente.

Poi, evidentemente, della partita sono anche lobby e poteri più o meno forti, ma "i cittadini semplici" mai come nel caso dei referendum possono contare se la maggioranza di loro si trova d'accordo su qualcosa. E si arriva a far partecipare, tra sì, no e non so, la più grande e variegata percentuale di italiani. Si va dalla miriade di associazioni "laiche" presenti su ogni piccolo territorio della nostra Italia alle mille sfere sociali di cui si compone la Chiesa Cattolica.

E' facile capire perché tutti i partiti hanno premura(e paura) di far capire (più o meno alla luce del sole) come la pensano sui quesiti referendari, ne va della loro credibilità e appeal già in fortissima diminuzione (come le ultime amministrative hanno sancito definitivamente).

Il referendum è uno strumento di democrazia diretta che, a nostro avviso, porta più vantaggi che svantaggi. Lo svantaggio, che da qualche giorno sentiamo ripetere assai "alla televisione", è che non si dovrebbero delegare alla forma semplicistica di un Sì o di un No decisioni complicatissime come quelle relative alla politica energetica e alla gestione dei sistemi idrici di un paese intero.
A questo proposito vale la pena ricordare che i referendum abrogativi "non legiferano", o meglio esistono per abrogare una legge se superano il quorum, e dunque creare un vuoto legislativo per "costringere" il parlamento a legiferare di nuovo, e magari meglio, su quella materia.

Da qualche giorno assistiamo ad un festival delle dichiarazioni di voto sui quattro quesiti che costituiscono i referendum per cui si potrà votare domenica 12 e lunedi 13. Il nostro direttore, invece, si è preso la briga di spiegare i referendum e far conoscere come la pensa personalmente in tempi non sospetti e quando nessuno parlava di referendum nè pensava che avrebbero mai potuto assumere all'improvviso tale rilevanza.
E' evidente che l'importanza di questi referendum, e dunque anche la rincorsa a dichiarare quello che si vota se si va a votare risiede in gran parte nell'esito delle ultime elezioni amministrative. Fossero andate diversamente, soprattutto le comunali di Milano e Napoli, ci permettiamo di dubitare che da Ferrero a Storace passando per ogni spiffero del Terzo Polo (che dunque esiste anche senza Udc?) ci sarebbe stata questa tempesta di dichiarazioni e di inviti su cosa fare il prossimo week end.

Sappiamo che a molti dei nostri lettori non interessa molto (o forse per nulla) sapere come si sono espressi i vari partiti italiani. E allora prendiamolo come uno strano divertissement, o un semplice esercizio per capire perché questi dicono o non dicono qualcosa sui referendum.

Dunque, la maggioranza di governo ha trovato la formula della libertà di voto o non voto da dare ai suoi lettori, aggiungendo che il partito "ne prenderà atto". E qui c'è il primo distinguo da fare. Più che la Mussolini(Pdl) che dice di andare a votare e di andare a votare Sì contro il nucleare("in quanto mamma e medico"), il vero problema è la Lega. Non la Lega che sta a Roma ladrona, ma quella delle amministrazioni locali del nord. L'acqua "privata" data in mano a speculatori e il nucleare sotto casa sono degli slogan semplicistici che possono far breccia anche da soli nelle pance leghiste.

L'opposizione, invece, appare più compatta. Gli stati maggiori di Pd, Idv e Sel hanno detto di fare campagna esplicitamente per 4 Sì. Qui i distinguo, come è legittimo e normale che sia, sono presenti nel maggior partito di opposizione, il Partito democratico. Se Veltroni ha invitato a votare 4 Sì, uomini a lui vicinissimi come i senatori Ichino, Ceccanti e Tonini, hanno dichiarato di votare, rispettivamente, due Sì e due No(quesiti sull'acqua) e Tonini tre No e un Sì (solo contro il legittimo impedimento, come il nostro direttore). Come Ceccanti e Ichino dovrebbero votare anche l'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino e il direttore di Europa Stefano Menichini.
Particolarmente interessante e onesta ci è sembrata una riflessione di Giorgio Tonini. "Vedo un rischio di regressione culturale rispetto alla stagione del primo Ulivo, che aveva tra i suoi capisaldi la distinzione tra pubblico e statale: non tutto ciò che è pubblico deve per forza essere gestito da istituzioni pubbliche. Sulla base di regole certe, è possibile e anzi auspicabile, in nome del principio di sussidiarietà, che possano esserci servizi pubblici svolti da soggetti privati o privato-sociali".

Il Terzo Polo è un "gran casino". Per farla breve, Fini invita ad andare a votare senza dire nulla, Ronchi vota 4 No e Granata vota 4 Sì. Casini invita a votare Sì contro il legittimo impedimento, No sull'acqua e lascia libertà di voto sul nucleare. Rutelli chiede un Sì contro il nucleare e legittimo impedimento, e due No sull'acqua. Tornando a destra, Storace vuole due Sì sull'acqua (forse) per legittimare il suo "essere sociale", mentre sul Legittimo impedimento tace.

Di sicuro dire che durante le amministrative si poteva votare anche per i referendum non è populismo ma rispetto del buon senso proprio e altrui e della miseria, visto lo spreco di risorse dettate esclusivamente dalla paura del quorum contro il legittimo impedimento.

Ah, se non siamo stati chiari, noi di The Week andiamo a votare. L'astensione non ci piace, anche se si tratta di referendum, anche quando si è in minoranza e dunque converrebbe dire di andare al mare. Viva i referendum e la discussione e la partecipazione orizzontali che scatenano!

(nel post precedente, per chi è interessato, ho spiegato perché ho deciso, personalmente, di votare 3 Sì e 1 No) | permalink

venerdì 3 giugno 2011

REFERENDUM 2011: 3 Sì e 1 NO


A distanza di qualche mese confermo la mia posizione assunta fin dall'inizio: i 3 Sì e 1 No. Rimarco quel " a distanza di qualche mese" per rivendicare con orgoglio "i vaffanculo" gratuiti che mi sono preso con pazienza e rifiutando tentazioni di vittimismo. Vaffanculo provenienti da "movimentisti" superficiali che ogni tanto hanno bisogno di dare sfogo alle loro voglie di "battaglie civili" (salvo poi ritornare nel loro limbo fino alla successiva smania di presenza pubblica). E vaffanculo provenienti anche dai cd dalemiani affamati di applausi e consenso facile (à la Grillo verrebbe da dire, con cui però, paradossalmente, non vogliono rompere il muro di gomma facendo il primo passo essendo loro e non Grillo "animali politici", sbagliando).

Per quanto riguarda la mia testa voterò 2 SI ideologici contro il Nucleare(scheda grigia) e contro "i profitti" del secondo quesito sull'acqua(scheda gialla).

Voterò NO al primo quesito sull'acqua(scheda rossa) perché votare Sì non ha proprio senso(basta leggere questo dossier de Lavoce.info).

Voterò SI contro il legittimo impedimento(scheda verde) perché la legge è uguale per tutti ma anche per un voto politico.

Per il Si ideologico contro il nucleare spero solo di non fare la fine, oltretutto meno famosa, di Chicco Testa: di cambiare idea fra 20-25 anni (mi rifugio dietro allo stesso diritto già concesso a Testa :-).

Riguardo ai quesiti sull'acqua voglio dire almeno 2 cose. La prima è che, comunque, è vero che dà fastidio che gente che fino a pochi anni o mesi fa nemmeno si "interessava" di questi temi o addirittura li avversava superficialmente(Di Pietro e certi "democratici") ora ne sia diventata il paladino. La seconda è che il Sì o il No ai due quesiti sull'acqua non hanno in concreto molto senso oltretutto perché non possono cambiare nulla dell'esistente (rinnovo l'invito a leggere La Voce). In discussione non c'è l'acqua come bene pubblico: è ovvio che io credo nell'acqua come bene pubblico. La realtà che permette di far uscire il bene pubblico acqua dal mio rubinetto è, invece, molto più complicata e necessita di miglioramenti che il pubblico, forse, non è in grado di garantire. Io credo che dovrebbe deciderli, il pubblico, e poi far in modo che si realizzino, con regole e controlli seri.

Anzi, dico anche una terza cosa riguardo ai 2 quesiti sull'acqua. Credo che la sinistra italiana deve sciogliere il suo pensiero sul rapporto tra pubblico e privato, una volta per tutte. Credo che sia molto tardi per farlo, ma evidentemente bisogna cominciare a maggior ragione. A questo proposito cito quanto su Facebook ha scritto il Sen. Giorgio Tonini (che tra l'altro mi pare di capire voterà 3 No e un solo Sì, Sì contro il legittimo impedimento, proprio come un mio caro amico).
E perché vedo un rischio di regressione culturale rispetto alla stagione del primo Ulivo, che aveva tra i suoi capisaldi la distinzione tra pubblico e statale: non tutto ciò che è pubblico deve per forza essere gestito da istituzioni pubbliche. Sulla base di regole certe, è possibile e anzi auspicabile, in nome del principio di sussidiarietà, che possano esserci servizi pubblici svolti da soggetti privati o privato-sociali.
A dimostrazione che i democratici che non cambiano idea a seconda di come gira "la pancia del popolo" sono proprio quelli che vengono accusati ed etichettati come "individualisti" e "nemici del popolo" da gran parte, proprio, dell'attuale "maggioranza" del Partito Democratico, che, invece, preferisce evitare discussioni spinose con la base e fa finta di niente. Anzi, appunto, accusa di "tradimento" e invoca ridicole e dannose purghe per chi prova a costruire dibattito e confronto, utilissimo se non vitale, per il Partito, per dargli "un senso" per davvero. Insomma, mi riferisco a quegli -ani che si sono buttati sul Sì ai referendum sull'acqua mettendo il cappello sul lavoro dei comitati perché, sostanzialmente, affamati di applausi e consenso facile(di cui sopra, l'esatto opposto delle loro predicazioni). E a rimetterci può essere, come sempre, solo il Pd...

Ad ogni buon conto, superare il quorum è tanto difficile quanto, dopo l'esito delle amministrative 2011, è risultato fondamentale e un possibile "colpo di grazia politico" per Silvio Berlusconi. Prova ne è il tentennamento della Lega che non dice cosa sta facendo per i referendum, e lo stesso Berlusconi che ogni giorno ripete che qualunque sia l'affluenza alle urne referendarie non sarà un voto politico contro di lui.

L'obiettivo principe è quello di portare a votare più gente possibile e con le idee più chiare possibili in testa(qui bisogna plaudire all'ultima strategia dipietrista e democratica di dire che "chiunque può e deve salire sul palco").
Dunque, non perché lo dica il Terzo Polo, l'unica cosa sicura e affidabile è che dobbiamo andare a votare il 12 e il 13 Giugno, e per tutti e 4 i quesiti. Ognuno poi faccia le sue scelte tra ragione, "ideologia" e praticità. Ognuno trovi la combinazione che più lo aggrada, ma non è questo che farà la differenza. Né sul nostro immediato né sui libri di storia futuri. Spiace dirlo perché i referendum non dovrebbero avere questa valenza che, detto sottovoce, è prima di tutto politica.

AGGIORNAMENTO: E stasera pure Matteo Renzi si schiera per i 3 sì e 1 No. Lui dice votare Sì e No sui quesiti dell'acqua in modo opposto al mio, ma come ho detto e rimarco senza ipocrisia non è la combinazione ad essere fondamentale...il voto è politico (la campagna di mistificazione messa in piedi nelle ultime 48 ore dalla stampa di destra è emblematica)

Qui ho scritto un bel "Viva i referendum". Faccio una rassegna del festival delle dichiarazioni di voto dei partiti, ma più che altro ho a cuore le riflessioni direttiste riportate nell'articolo. | permalink

mercoledì 1 giugno 2011

Partigiano è stato l'opposto di repubblichino


Mio nonno(classe 1920) è stato fascista e durante la Repubblica ha votato a destra. Dopo l'8 settembre 1943, però, aveva combattutto con i partigiani greci prima e italiani poi appena tornato in patria.

La sua scelta, come quella di moltissimi altri, non può essere infangata da un partito di nani e ballerine. Equiparare i repubblichini ai partigiani è indegno oltre che concettualmente sbagliato. | permalink

lunedì 30 maggio 2011

Centro-trattino-sinistra: "fora dai ball"


Non ho tempo per riuscire a "scrivere" e illustrare per bene il nervosismo che ho in corpo provocatomi dalle dichiarazioni degli ultimi giorni dei grandi strateghi del centro-sinistra. Compresi quelli riesumati dalla lotta al nucleare e dagli exploit genuini ma personali di Pisapia e De Magistris (a proposito, ancora stiamo zitti in merito ma il vento sembra davvero cambiato...)

Almeno un cinguettio da 140 caratteri, però, dovevo farlo. Stavo scoppiando.

"liberismo" e "individualismo". (#litanie) da uccidere secondo alcuni -ani nel #pd. Allora perché #dalema allo stesso tempo vuole #Casini?:/

In breve: fora dai ball. Continuo, ovviamente, a non condividere "la linea". Ma l'incazzatura non deriva da questo, ci mancherebbe. Il fatto è che, ormai, tale linea non ha proprio senso, si contraddice se confrontata con i propri "corollari". O addirittura si smentisce da sola. Basta 'orco boia!

Per tutto il resto, rimando totalmente alle parole scritte oggi da Pippo Civati: le condivido tutte. Ad oggi il Partito democratico non esiste (ancora, io continuo a asperarci). Al massimo esiste il Pds che solo Mussi lottò per mantenere tale nel 2007(ultimo congresso Ds). Gli altri votarono per fare il Partito democratico. Poi delle due l'una: o hanno cambiato idea e hanno voluto tornare indietro. Oppure erano e sono degli ipocriti.

A mio avviso, Arturo Parisi continua ad avere ragione. E continua, purtroppo, a non avere tessere. Queste continuano ad averle altri. Così è.

AGGIORNAMENTO: Come ci si aspettava dopo il primo turno, il centrosinistra ha vinto le amministrative 2011 dopo ballottaggi che hanno schiacciato il centrodestra. I vincitori indiscussi sono le leadership di Pisapia, De Magistris e Zedda (e non i loro partiti, Sel e Idv, nè il Pd, purtroppo, anche se tutti non hanno perso).

I due democratici che seguono hanno affidato a Facebook una analisi chiara e semplice che abbraccio con tutto me stesso, anzi mi ci aggrappo con veemenza.

Michele Emiliano. Sento in televisione vecchi politici che stanno tentando di appropriarsi di una vittoria che non è loro. Non hanno vinto i partiti, ma coloro che come De Magistris, Zedda, Cosolini, Pisapia hanno ricevuto i voti di coloro che, senza più alcuna distinzione ideologica, non ne possono più d'essere umiliati da vecchi arnesi del passato.


Matteo RenziLe elezioni 2011 dimostrano che l'era dei partiti che designano candidati a tavolino o costruiscono coalizioni romane è finita! Oggi vincono storie credibili e persone che suscitano speranza. La morale? Il centrosx non rincorra Fini e Bocchino e non rinunci mai alle primarie. E non inseguiamo Berlusconi, ma parliamo di noi, dei nostri sogni, del nostro futuro... | permalink

martedì 24 maggio 2011

Robert Allen Zimmerman


70 auguri

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domenica 22 maggio 2011

"Generazione a Perdere". Che fare?


Sono malaticcio. Fuori piove, e tanto. Per fortuna stasera c'è una puntata molto interessante di Report, per imporre un che fare per i chiacchieratissimi giovani. Se la presentazione verrà "rispettata" dovrebbe spiegare perché una volta che "l'immaginazione andò al potere, chi fece il deputato, chi il ministro, diventarono registi, economisti, finanzieri, giornalisti e professori. Ce ne fu per quasi tutti, quasi, operai compresi. Comunque con uno stipendio, alto o basso, per arrivare alla fine del mese". | permalink

In bocca al lupo Andrea


Seedorf che aspetta in quel modo si conferma il migliore

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venerdì 20 maggio 2011

"Pretending to be myself again"


Certe canzoni "nicche" continuano, ogni tanto, a ricordarmi, in un modo tutto loro, chi sono. Lo fanno, forse, meglio della ragione. Quando ero teenager forse hanno influito a farmelo capire, adesso me lo fanno ricordare.

Capitano sempre per caso, si sa, questo tipo di cose è impossibile metterle in agenda e chiamarle in causa a piacere proprio. Arrivano quando pare a loro e vengono a farti toc-toc a mente e cuore, ma quasi sempre subito dopo ti accorgi che ce n'era proprio bisogno.

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giovedì 19 maggio 2011

Da Current che chiude a Red Ronnie. Ma we can...


La notizia di oggi, che esula dalla campagna dei ballottaggi, è che Sky vuole chiudere Current.

Poi in serata si sparge la voce anche di una cazzata detta da Red Ronnie, ormai con un rosso tinto e risibile. Che questo sia uno sfigato io lo dico da quando non capivo perché in molti non lo preferivano a Holly e Benji come me 

Ma il vento può cambiare, c'è sempre qualche status di fb che ti fa immaginare non banale dire che è possibile un "futuro migliore".
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mercoledì 18 maggio 2011

Viva Lev Trotsky


Dedicato a chi si impone paladino del "collettivismo 2.0": 'na tamarrata incredibile. Viva Lev Trotsky, non avrete mai abbastanza accette, neanche ora che non le potete usare più, ma dio solo sa quanto vorreste...

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martedì 17 maggio 2011

Mario Draghi


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Non è solo "uno scazzo" post-elettorale


Sottolineo, non è solo uno scazzo post-elettorale.

il problema del pd è il pd

è un partito sconfitto (vincono vendola, de magistris, grillo,
pisapia, tutti tranne il pd che regge solo nelle roccaforti e a
bologna ha perso dieci punti in tre anni) che crede di aver vinto.

Io penso questo. Questo mi fa incazzare. Questo lo dico.
Ah, e continuo a non stracciare la tessera democratica, continuo a credere in un PD diverso.

Ad Assisi c'è bisogno della mano di tutti. Si ricomincia da oggi. Fuori o dentro "i partiti" si deve ricominciare da oggi per il 2016. Boia chi molla, su questo quelli hanno ragione. | permalink

sabato 14 maggio 2011

Con Simone in Consiglio per Carlo Sindaco


Sono passati 5 anni. Quelle elezioni, le scorse comunali, le avevamo perse. Come quelle ancora precedenti del 2001 e del 1996.

Adesso il centrodestra è spaccato a metà. Dopo 15 anni di affari e giochi fatti insieme, della serie una volta a me e una volta a te, il sistemino di provincia si è rotto. E ovviamente si sono inseriti i sistemoni nazionali. Quindi da una parte Pdl e Lega e dall'altra il fantomatico Terzo Polo. Ma sempre di destra si tratta (per buona pace anche di chi nel mio partito ancora dice di credere e lancia sante alleanze). La scelta resta su quale è più o meno populista o seria e via discorrendo.

Di qua invece è successo esattamente il contrario, Dopo la fase delle primarie che, onestamente, come sempre lascia strascichi, soprattutto quando a perdere è il Partito democratico, il partito più "grosso", le cose si sono risistemate in maniera incredibile. Come quando si litiga tra amici e quando si fa pace si è più legati di prima.

Al di là della spaccatura a metà del centrodestra (ripeto, per la prima volta nella storia di Assisi), che senza dubbio è un vantaggio per il nostro centrosinistra, la nostra vera arma è un candidato davvero ottimo, Carlo Cianetti. Verità ancora "più rafforzata" dal fatto che la sfidante Claudia Travicelli è al suo fianco dal giorno dopo le primarie, "ventre a terra" come amiamo ripeterci sempre insieme a Carlo.

Nel 2006 il Partito democratico era presente solamente e ogni tanto in qualche editoriale della domenica. Adesso esiste sulla carta. Per quanto mi riguarda mi ritrovo, come 5 anni fa ma magari con un linguaggio più forbito, a dare una mano a Simone Pettirossi affinché venga eletto in consiglio comunale. In ogni caso tutti con Carlo Cianetti! | permalink

giovedì 12 maggio 2011

Mentire non danneggia più ma aiuta?



La cosa irritante è che costano 1,20 euro cadauno. Che miseria di fantasia per i titoli. A me pare che il problema è che chi mente non danneggia più se stesso ma le vittime e non si fa capire più una beata minchia di niente. A confusione si lavora per aggiungere confusione.

In ogni caso ammetto che mi dà fastidio una realtà che quest'immagine, involontariamente, mi ha fatto ritornare in mente. In moltissimi dispongono delle cosiddette "mazzette" dei giornali ogni mattina e gratis. Senza, però, curiosare a fondo nella carta stampata così buttata ogni santo giorno. Che spreco indegno da ogni punto di vista! | permalink

mercoledì 11 maggio 2011

Robert Nesta Marley


Ciao Bob, e sono passati 30 anni.  Hai proprio ragione: "i soldi non comprano la vita".

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Uomini di fede


L'espresso getta nel lago del centro-sinistra (trattino ben in vista!) italiano un interrogativo interessante e necessario come non mai. Come rispondere in tivù ai manganellatori di B.?

Io risponderei ponendo l'attenzione semplicemente sulla "materia prima". A mio avviso, basterebbero persone libere dal passato, esperte del presente e interessate a costruire il futuro. 

Sì, crederci è da uomini di una qualche fede.
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martedì 10 maggio 2011

La sinistra nasale sbaglia


Dedicato a chi avrà già commentato "i soliti neoliberisti" oppure "ah, il neoliberismo ormai va di moda" o qualcosa del genere e ovviamente con voce forzatamente nasale.

Secondo me bisogna affrontare il problema per bene con umiltà e libertà. Anzi sarebbe dovuto essere così già da  una ventina d'anni.

(Articolo di Alesina e Giavazzi). | permalink

lunedì 9 maggio 2011

Scoville, il social network "piccante"


per The Week

Diciamolo: Facebook serve soprattutto per il "cazzeggio", trovare/perdere consenso politico e rimorchiare: non necessariamente in quest'ordine. Anche se, indubbiamente, per gli oltre, ormai, 600 milioni di utenti potenzialmente è l'arma più potente che l'uomo ha oggi per combattere le asimmetrie informative.

Invece, queste brutte bestie, le asimmetrie informative, vengono combattute sempre più, innovando, soprattutto in altri luoghi, sempre del web. Dopo i forum nati ormai già dieci anni fa, che sopravvivono solo se rigorosamente settoriali, sono arrivati i social network che puntano sul geotagging, ad esempio Foursquare e Gowalla, e poi quelli con la mission dichiarata della conoscenza: Quora su tutti.
L'ultimo arrivato è Scoville. Ancora non ha neanche una pagina su Wikipedia. Sulla propria pagina Facebook ancora ha meno di 400 fans, su Twitter però ha già più di 2400 followers. Il nome dovrebbe derivare dal chimico statunitense che nel 1912 si inventò un test per la misurazione della piccantezza del peperoncino, da cui "La Scala di Scoville". Almeno questo lascia immaginare. Non sarà un caso che una volta iscritti il proprio profilo viene misurato in "unità di Scoville".
Come sempre noi arriviamo almeno leggermente dopo i paesi anglosassoni. Infatti da loro gli inviti ad iscriversi a Scoville sono partiti circa un mesetto fa. Da noi il "momento virale" di massima ondata dovrebbe arrivare entro la fine di maggio. A questo punto, dopo aver letto queste poche righe viene da da dire che "è tutto bellissimo ma a che serve? O almeno, in cosa  
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33 anni dopo


‎33 anni fa le brigate rosse uccidevano Aldo Moro. Ricordiamolo al netto delle cazzate che si sentono oggi. Grazie di tutto Presidente e "scusaci"(cit.).



Sempre 33 anni fa, ma a Cinisi, veniva ammazzato Giuseppe Impastato. Grazie di tutto Peppino e "scusaci" pure te

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domenica 8 maggio 2011

Milan campione d'Italia


Sono passati 7 anni. Il sorpasso dei cugini è durato il minimo possibile. Siamo a 18 titoli nazionali. Grazie ragazzi, grazie Mister Allegri.

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sabato 7 maggio 2011

Delicious e questa giornata


Ho scritto una sorta di promemoria avente ad oggetto Delicious. Su Facebook ho ricordato che, da quando gliel'ho fatto conoscere, ho mio padre sulla coscienza: è diventato oramai un fondamentalista di Delicious. Ma, in realtà, anche a me diverte e "appassiona" molto il servizio che offre.

Ad ogni buon conto, stasera si potrebbe verificare un evento che ri-aspetto da 7 anni. Alle 20.45 si gioca Roma-Milan, e alla faccia degli scaramantici che non sopporto, lo ricordo senza gesticolare in malo modo. La mia vicinanza geografica dall'Olimpico è ridicola, ma comunque non potevo proprio mancare. Forse avrei potuto comprare un biglietto in tribuna, ma in mezzo ai "lupacchiotti" della curva sud potrebbe risultare storico. | permalink

venerdì 6 maggio 2011

Barack Obama


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lunedì 2 maggio 2011

Osama Bin Laden


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domenica 1 maggio 2011

Karol Wojtyla


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venerdì 29 aprile 2011

Roba da leggere


A destra nel boxino "Consiglinks" ci sono sempre articoli, video o quant'altro che archivio sul mio Delicious. Stasera, però, mi va di sottolineare le ultime cose che vi ho sistemato:
Naturalmente la mission di questo post era solo relativa ai primi tre links proposti. Gli altri fanno da utile cornice.

UPDATE: come anticipato è uscita l'ultima sgomitata di Veltroni, costruita con Claudio Cerasa (e meno male, c'è bisogno di tutti, rottamatori e rottamandi anche dopo le amministrative...)
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La A1 delle amministrative 2011 e non solo


Veloci riflessioni a due settimane dal voto amministrativo sulla MilanoNapoli. Le due città dove Pdl e Pd, rispettivamente, si giocano tanto del proprio potere. Il Pd, l'unico che ce l'ha in gioco perché costretto ontologicamente, anche la credibilità. Aggiungo, non ultima, pure l'efficienza della dirigenza.

Dai risultati di Milano e Napoli, parlando chiaro, si capirà se resta tutto come prima o se è possibile qualcosa di nuovo di respiro nazionale. | permalink

mercoledì 27 aprile 2011

C'è solo Messi


Ad ogni buon conto Messi non pippa cocaina, dunque occhio ai paragoni, lui è superiore.



A Mou stasera restano le dichiarazioni lamentose del dopopartita e l'angoscia di leggere la stampa spagnola di domani. A Guardiola il far esordire ragazzini classe 1992 sul 2 a 0 al Bernabeu.

E noi italiani stiamo a guardare. | permalink

Per scrivere L'Ampedusa quanto ci costa il TG1?


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sabato 23 aprile 2011

Santa Pasqua serena


No, credere a Pasqua non è giusta fede:
troppo bello sei a Pasqua!
Fede vera è al venerdì santo
quando Tu non c'eri lassù!
Quando non una eco risponde
al suo alto grido
e a stento il Nulla dà forma
alla tua assenza.
(p. David Maria Turoldo)


Per mezzo del sangue sparso noi riceviamo lo Spirito.
Il sangue e lo spirito si sono infatti uniti
affinché mediante il sangue della nostra natura
potessimo ricevere lo Spirito che ci era estraneo.
(S. Ireneo) | permalink

venerdì 22 aprile 2011

Venerdì Santo


"E' troppo facile non credere durante l'anno, facile come credere a Pasqua e Natale", mi hanno detto stamattina. Una discussione sui chiacchierati cattolici praticanti, non o part-time. E' Venerdì Santo, si pensa "più fitto" e la cosa mi piace. L'ho trovato molto interessante. Mi viene anche da condividere. | permalink

Figli delle fregnacce


Ma queste cose vengono pensate e addirittura accadono solo in Italia? Oppure più o meno siamo nella norma pure noi?

Sì, rischio seriamente di scrivere la solita menata radical-chicchettosa che finisce solo per rafforzare il "signorinismo", ma allo stesso tempo mi chiedo se sia meglio fare sempre più finta di niente. Ovvero, viva il libero mercato e rispondere ai clienti che hanno sempre ragione, pure i lettori italiani. Ma dare una "limitatina" ogni tanto al gossip e ad annessi e connessi mi convinco che non sia proprio illiberale. Lungi da me qualsiasi proibizionismo, giusto una regolata. | permalink

Wael Ghonim


il più influente del 2011 (nel mondo ovviamente)
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giovedì 21 aprile 2011

Obama e Zuckerberg


L'uomo più potente del mondo va a chiedere aiuto a un 26enne(sì, un 26enne potente, comunque in Italia è impensabile). | permalink

Pazienza e mitezza. Anche pietà.


Per fortuna è la Settimana Santa, ammazza l'odio ipocrita. Lascio sfogare al massimo dei fratelli stupidamente piccati. Oltretutto dovrebbe essere il contrario. Anche se mi sta stancando il fatto che quello che non sbrocca mai sono sempre io. Neanche finissi sui libri di storia per questo.

Sto onorando assai quello che soprattutto il mio battesimo mi ricorda di fare, di "tendere alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza" (1Tm 6, 11).

In questo caso (delle ultime 24 ore) forse il serbatoio di pazienza è quello più attinto. Ma va bene così. Tutto liscio come l'olio non ha senso. E al caso in questione ci tengo. Quando l'orgoglio - l'orgoglio è proprio stupido - verrà messo da parte sarà meglio di prima. | permalink

martedì 19 aprile 2011

L'ultimo mese è di Seedorf e Totti


Ho scritto una video-story dell'ultimo mese di campionato. Il punto di vista che ho utilizzato è, solo a tratti, quello delle coronarie di milanisti e romanisti. | permalink

martedì 12 aprile 2011

Hanno rotto i gabbasisi


Secondo me Report dovrebbe fare almeno una puntata su Ugo Sposetti, sulla cazzata del "battiamo berlusconi solo se aumentiamo i finanziamenti ai partiti". Ci vuole rispetto per l'intelligenza e le condizioni materiali degli italiani.

Qui, qui e qui(dal minuto 20) altri che si sono incazzati come me. Soprattutto i primi due, perché a differenza del terzo hanno a cuore il Partito democratico italiano.

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lunedì 11 aprile 2011

Clarence Seedorf


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sabato 9 aprile 2011

Il nostro tempo è adesso - 9 aprile 2011


La fissazione continua: ancora ci sono troppi baby boomers dietro le quinte. Le cose non riusciranno mai come devono anche per questo. E dei risultati resta difficile avere pure speranza. Continuiamo a battere suolo italiano, però.

(qui la cronaca e i video della manifestazione di Roma, qui altre 4 righe da post-corteo che condivido in pieno) | permalink

mercoledì 6 aprile 2011

Leonardo


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domenica 3 aprile 2011

L'anomalia baby-boomers italiani


Facendo di tutta un'erba un fascio, come deve essere noto, si dicono corbellerie. (Ri)Faccio un altro discorso. Rivendico la mia, ormai vecchia, fissa per i baby-boomers. Quelli italiani.

Da noi soltanto Prodi si è ritirato. Le pare che una certa «vischiosità» riguardi soprattutto gli ex giovani del Pci?

«Non mi pare che sia un copyright made in Pci. Quel partito aveva delle regole e le faceva rispettare. Dopo due legislature andavi a casa. Semmai mi sembra la caratteristica di una generazione, quella di coloro che oggi hanno attorno a 60 anni e che hanno vissuto nel mito del proprio essere una generazione e nel mito di voler cambiare il mondo. Continuano a star lì nella presunzione di poterlo ancora cambiare, ma se non ce la fai in 10-15 anni, non ti puoi incatenare a un posto di responsabilità».

(qui tutta l'intervista di Fabio Martini a Matteo Renzi su la Stampa di oggi) | permalink

venerdì 1 aprile 2011

Chi non usa Gmail...sarà trafitto da Gareth Bale


da The Week

Era il primo aprile del 2004. Per diversi mesi si sarebbe potuto diventare utenti di Gmail solo grazie all'invito di un amico. Poi, dal 2007 si sono aperte le porte di accesso, e da allora è stata una crescita continua.

Adesso è la terza webmail più utilizzata nel mondo. Il bello è che appena abbiamo l'esigenza di aprire una nuova mail per qualche ragione ci viene in automatico in mente Gmail. Verrebbe da dire che Google anche in questo settore ha stravinto.

Gmail è facilissima da usare, permette una rapida personalizzazione dell'interfaccia, è ovviamente gratuita, e mette a disposizione (ad oggi) 7500MB dove archiviare migliaia e migliaia di messaggi. Inoltre, e non da ultimo, è molto sicura. Molti nel tempo sono passati a Gmail proprio per la "leggenda" sentita in giro secondo cui lo spam non era più un incubo. E in effetti è così: la cartella spam filtra in automatico ogni giorno spam su spam e l'utente se ne accorge solo andandoci a cliccare.

Inoltre, ha due funzionalità che da accessorie negli anni passati sono diventati pressochè fondamentali. La prima riguarda l'accesso in mobilità. Se non la migliore in assoluto, è la migliore a pari merito per quanto riguarda l'utilizzo da dispositivi mobili. In breve, è una certezza da qualsiasi smartphone. Poi c'è la chat, Gtalk, altro asso nella manica calato da Google, capace di far aumentare le quotazioni del suo servizio di Instant Messaging e insieme di Gmail. Gtalk è una chat velocissima e molto usata per scopi lavorativi. Se su Facebook nel 90% dei casi "si rimorchia" o si "giocherella", su Gtalk si lavora...

La vera chiave del successo di Gmail forse, però, è da rintracciare nell'idea vincente di raggruppare le mail scambiate in botta e risposta. Indiscutibilmente una delle novità introdotte dalle menti di Big G è proprio la possibilità di seguire il filo del discorso anche a distanza di giorni e mesi senza uscire pazzi in ricerche titaniche.

Oltre a questa organizzazione automatica delle mail l'altro punto di forza è la ricerca per parola chiave, che permette di ritrovare mail vecchie magari di anni in pochi secondi.

L'idea di Gmail, come ha raccontato al momento del lancio Larry Page, venne da una utente di Google, che mandò a Mountain View una provocazione molto interessante: perdo un sacco di tempo nell'archiviare e cancellare le mie email, perché non mi risolvete questo problema?

Senza forzature si può dire che ci sono riusciti egragiamente. Big G, infatti, continua ad avere problemi non qui, ma altrove. Ad esempio sul versante della privacy e della concorrenza con i nemici di sempre, come Microsoft. In questi ambiti continua a compiere errori e sempre più spesso è costretto ad ammetterli e a chiedere scusa: come è successo in questi giorni per il caso di Google Buzz con la FTC (Federal Trade Commission statunitense) e per la denuncia presso l'antitrust europeo da parte del colosso di Redmond.

Tornando a Gmail, l'ultima novità che la riguarda è stata lanciata senza fare troppo rumore da Google. Si tratta di un nuovo sistema di advertising personalizzato che, molto probabilmente, all'inizio non piacerà per nulla soprattutto agli utenti molto legati alla riservatezza delle proprie comunicazioni in rete. Verrà sfruttata la funzione "posta prioritaria" per analizzare e studiare gli interessi degli utenti. Banalmente, se uno riceve molte mail da siti di marche o appassionati di motociclismo, verrà tentato da link pubblicitari inerenti al mondo delle moto messi lì apposta da Google.

Sta sempre all'uomo compiere la sua scelta. Di sicuro il servizio offerto da Gmail resta ottimo.

Un pesce d'aprile à la Google, però, non poteva mancare.

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