lunedì 9 maggio 2011

Scoville, il social network "piccante"


per The Week

Diciamolo: Facebook serve soprattutto per il "cazzeggio", trovare/perdere consenso politico e rimorchiare: non necessariamente in quest'ordine. Anche se, indubbiamente, per gli oltre, ormai, 600 milioni di utenti potenzialmente è l'arma più potente che l'uomo ha oggi per combattere le asimmetrie informative.

Invece, queste brutte bestie, le asimmetrie informative, vengono combattute sempre più, innovando, soprattutto in altri luoghi, sempre del web. Dopo i forum nati ormai già dieci anni fa, che sopravvivono solo se rigorosamente settoriali, sono arrivati i social network che puntano sul geotagging, ad esempio Foursquare e Gowalla, e poi quelli con la mission dichiarata della conoscenza: Quora su tutti.
L'ultimo arrivato è Scoville. Ancora non ha neanche una pagina su Wikipedia. Sulla propria pagina Facebook ancora ha meno di 400 fans, su Twitter però ha già più di 2400 followers. Il nome dovrebbe derivare dal chimico statunitense che nel 1912 si inventò un test per la misurazione della piccantezza del peperoncino, da cui "La Scala di Scoville". Almeno questo lascia immaginare. Non sarà un caso che una volta iscritti il proprio profilo viene misurato in "unità di Scoville".
Come sempre noi arriviamo almeno leggermente dopo i paesi anglosassoni. Infatti da loro gli inviti ad iscriversi a Scoville sono partiti circa un mesetto fa. Da noi il "momento virale" di massima ondata dovrebbe arrivare entro la fine di maggio. A questo punto, dopo aver letto queste poche righe viene da da dire che "è tutto bellissimo ma a che serve? O almeno, in cosa  
si differenzia dai social network che già esistevano e che ci siamo precipitati a provare "illo tempore"? Giustissimo.
Intanto vi anticipiamo che appena cliccate sull'invito vi appare l'immagine della faccia gigante di una mucca che vi dice "ricorda che i migliori luoghi sono proprio sotto il tuo naso". Dalla pagina About si legge che la missione di Scoville è "di aiutare gli utenti iscritti a scoprire almeno un ottimo luogo nuovo ogni settimana". E poi questa è la versione beta di Scoville "aperta per gli utenti di Foursquare".
La prima cosa che si capisce, infatti, è che i famosi "check in" si possono fare solo tramite Foursquare, e subito vengono importati e segnalati dentro Scoville. A questo punto si arriva subito alla specialità della casa, già esplicitata dalla "mission". Viene chiesto agli utenti, ogni martedì, di fare un check in con Foursquare e allegare il seguente hashtag #TopTuesday. Ancora meglio se si rilancia il tutto tramite Twitter o se l'account di Foursquare è già collegato con il sito dei cinguettii. In questo modo si vuole, in poco tempo, provare a scalare i Trending Topic in giro per la rete, ovviamente a partire da Twitter.
L'altro elemento veramente caratterizzante è che ogni utente non può completare il proprio profilo inserendo la propria città di residenza finché questa non arriva a raggruppare 1000 utenti. In questo modo si chiede di mandare in giro per la rete altra pubblicità di Scoville, chiedendo di iscriversi per sbloccare la propria città. In parole povere, può diventare una rilevante e continua operazione di spamming sulle bacheche Facebook e sui profili Twitter.
I fondatori di Foursqaure appena lo scorso Marzo hanno deciso di aprire le proprie API a chiunque volesse costruire una propria piattaforma agganciandosi a Foursquare. Staremo a vedere se Scoville sarà la prima applicazione che prova a realizzare questa operazione riuscendo nell'impresa e riscuotendo un successo mondiale. | permalink

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