mercoledì 3 aprile 2013

Abolire soldi pubblici ai partiti era di buon senso. Adesso è di sinistra


Secondo me proporre l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti é di sinistra, ma prima ancora di buon senso; perché bisogna rispettare il referendum con cui i cittadini italiani si sono espressi. E perché con questa crisi economica è diventato pure doveroso. Qualcuno lo dice da anni. Qualcuno lo tramuta in realtà dove può. Se amministra e/o nel proprio privato. Qualcuno non si pone il problema, è costretto dalla crisi economica, appunto, che colpisce alcuni, e non altri. Grillo cavalca tutto ciò, ma in realtà difende questo status quo, perché se qualcuno prova a cambiare le cose lui muore politicamente.

Inoltre, se qualcuno che "campa di politica", oltretutto durante tale crisi economica, si permette addirittura di attaccare chi vuole e fa trasparenza, per me, ciò, è un insulto ai principi di uguaglianza e di giustizia. Principi che la "sinistra" deve difendere, sempre secondo me. Per non parlare del principio di coerenza che vorrei rispettato da chiunque.

Insomma mi pare che oramai sia diventato banalmente ovvio che dica no a tale abolizione chi altrimenti dovrebbe probabilmente cercarsi un lavoro. Io al posto loro avrei fatto molta fatica ad esprimermi su questo tema. Pure se fossi stato uno "Stachanov".

In questi anni, di crisi ripeto, bisogna avere un pudore e un'attenzione massima per poter parlare anche del lavoro. Il tema principale da cui qualsiasi riflessione e atto dovrebbe discendere.

Però, resto fermamente convinto che il meglio debba ancora venire. E lo dico laicamente... | permalink

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